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Basta Black! È ora di Green Friday

Basta Black! È ora di Green Friday

Dietro il Black Friday, l’euforia degli sconti e gli acquisti sfrenati, si nasconde un impatto ambientale devastante: montagne di rifiuti, trasporti inquinanti e sprechi di ogni genere. Esiste un’alternativa consapevole?

Il Black Friday, appuntamento fisso nel calendario del consumismo globale, rappresenta per molti l’inizio ufficiale degli acquisti natalizi, un’occasione per anticipare le spese a prezzi vantaggiosi. Ma dietro l’allettante immagine di sconti e offerte si nasconde un rovescio della medaglia spesso ignorato: l’impatto ambientale di questa frenesia consumistica.

I numeri raccontano una storia preoccupante: il Black Friday genera un picco di consumi che si traduce in un aumento esponenziale delle emissioni di CO2, dovuto all’intensificarsi dei trasporti e della produzione, e in un’allarmante produzione di rifiuti. L’imballaggio eccessivo, l’utilizzo di materiali non riciclabili e la tendenza all’acquisto impulsivo di beni non necessari alimentano un circolo vizioso che danneggia seriamente il nostro ecosistema.

L’impatto nel mondo e in Italia

Secondo un’analisi di Greenpeace, nel 2021 il Black Friday ha generato un aumento del 29% delle emissioni di CO2 legate agli acquisti online nel Regno Unito. Un’altra ricerca di Greenpeace Italia ha stimato che, nel nostro Paese, la frenesia di shopping ha prodotto circa 730.000 tonnellate di rifiuti, pari a 12 kg a testa.

Oltre all’inquinamento atmosferico e alla produzione di rifiuti, il Black Friday ha un impatto negativo anche sulla biodiversità. La produzione di nuovi beni richiede l’estrazione di materie prime, spesso da aree naturali con un elevato valore ecologico, che vengono deforestate e danneggiate per soddisfare la domanda crescente di prodotti a basso prezzo.

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Il Green Friday e le sue proposte concrete

In risposta a queste preoccupazioni, oltre alle iniziative interne alle imprese, nasce il Green Friday, un movimento che propone un modello di consumo alternativo, basato sulla consapevolezza e sulla responsabilità. Si tratta di un invito a riflettere sui propri acquisti, evitando impulsi e privilegiando prodotti realmente necessari e sostenibili.

Il Green Friday si concretizza in azioni che ognuno può mettere in pratica. Prediligere negozietti sotto casa al posto di grandi catene multinazionali riduce l’impatto ambientale dei trasporti e sostiene l’economia locale. Dare nuova vita a capi d’abbigliamento, oggetti d’arredo e altro ancora attraverso i mercatini dell’usato permette di risparmiare, ridurre la produzione di nuovi rifiuti e promuovere il riciclo.

Optare per prodotti realizzati con materiali riciclati o riciclabili significa diminuire la domanda di materie prime nuove e l’inquinamento associato alla loro estrazione. Acquistare capi di abbigliamento realizzati con cotone riciclato o bottiglie di plastica trasformate in filato. Investire in capi durevoli e di alta qualità, evitando l’acquisto frequente di prodotti usa e getta, riduce l’impatto ambientale nel lungo periodo. Un consiglio? Approfittare del Green Friday per acquistare un capo iconico e senza tempo, che rimanga nel vostro guardaroba per anni.

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Un cambiamento necessario per un futuro sostenibile

Il Black Friday ha indubbiamente rivoluzionato il modo di concepire lo shopping, alimentando una cultura del consumo incontrollato che ha conseguenze pesanti per l’ambiente. Riflettere criticamente su questa giornata e abbracciare i principi del Green Friday non rappresenta solo una scelta etica, ma un dovere verso il pianeta. Si tratta di diventare consumatori consapevoli, in grado di distinguere tra bisogni reali e desideri effimeri, e di privilegiare prodotti sostenibili che rispettano l’ambiente e le persone.

Scegliere di non partecipare non significa rinunciare del tutto agli acquisti, ma piuttosto comprare con criterio e responsabilità. Significa sostenere le piccole imprese locali, ridurre al minimo gli sprechi, dare nuova vita a oggetti usati e investire in prodotti di qualità duratura.

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