All Posts By

Mattia Cavazzoli

Viaggio nelle profondità delle Dating App

incontro tramite dating app

Con San Valentino alle spalle oggi possiamo concentrarci sul mondo dei single, per certi versi più affascinante e interessante. Sia nel caso non si abbia un partner per propria volontà o sfortuna, il mondo digitale giunge in soccorso per animare la situazione. Oltre a Tinder e Grindr esistono centinaia di dating app caratterizzate da specifici interessi, non senza sorprese. Eccone alcune per chi vuole sperimentare una “ricerca dell’amore” differente.


Le dating app sono un universo ricco e tutto da esplorare. Tra chi ci trova l’amore di una vita, chi un modo per riempire una serata vuota e chi prova ad uscire dalla propria comfort zone, sono moltissime le opportunità che Internet porta con per chi cerca amore, o almeno qualche brivido di passione.

Opportunità frutto anche di menti che guardano oltre, capaci di immaginare i modi più strani per incontrare l’anima gemella. Per preparare questo piccolo articolo sono sceso nei meandri delle dating app: grattando sotto la superficie delle più conosciute come Tinder, Grindr, Badoo e Meetic si trovano infatti app specializzate per ogni tipo di ricerca. Dalle più classiche come Bristlr, destinata per matchare solo persone barbadotate, e Tallfriend, per incontrare gente letteralmente alla propria altezza, si scende fino a Clown Dating, Furry Mate e Vampire Passion.

Ritengo che uno dei principali requisiti di una dating app sia la quantità di utenti presenti. Potrei anche proporti l’app che fa al caso tuo, ma se a usarla siete tu, Jess Smith (Ohio), Shiro Sukuzi (Sendai) e gli sviluppatori non penso potresti avere molta libertà di manovra.

Ecco allora una lista si particolari app di incontri (non mainstream) con una certa possibilità di successo: 

Grazer: la dating app vegan

Qualcuno diceva “siamo ciò che mangiamo”. Chi ha creato Grazer deve averci creduto molto. Quest’app infatti è dedicata nello specifico agli incontri per vegani e vegetariani.  Tramite la geolocalizzazione è possibile matchare con partner che condividono i propri valori gastronomici, visualizzando foto e descrizione. Da chi vuole semplicemente cercare partner dai gusti affini a veri e propri attivisti animalisti, gli utenti di Grazer almeno non ti proporranno mai un primo appuntamento da McDonald.  

Happn per i colpi di fulmne

Quante volte abbiamo incrociato lo sguardo di qualcuno in bus rimanendo fulminati? In meno di una fermata abbiamo già immaginato il primo appuntamento, il matrimonio e la vecchiaia insieme. Happen intende fornire un piccolo aiuto a queste situazioni. Quando due utenti si incontrano infatti lo smartphone segnala i rispettivi profili e a fine giornata è possibile passare in rassegna tutti gli utenti incontrati. Sia mai che il nostro colpo di fulmine si trovi tra di loro. In seguito, come con Tinder, se i due si piacciono a vicenda è possibile iniziare a conversare e conoscersi. 

Muzing per uscite culturali

Quest’app è per tutti gli amanti dei musei e delle mostre. Promettendo di essere il nuovo Tinder della cultura, Muzing presenta un calendario costantemente aggiornato con tutte le manifestazioni ed eventi culturali nel mondo. In base alle affinità culturali è infine possibile incontrare persone con gusti simili e fissare degli incontri per conoscersi meglio tra un’opera e l’altra. Affinità elettive e interessi culturali potranno farti uscire dalla singletudine?

Once: slow love

Once non ti offre tutto ciò che gli capita a tiro nei dintorni. A differenza delle principali app di dating, non sarai sommerso da un’infinità di profili tra cui scegliere, ma avrai a disposizione quattro utenti al giorno tra cui decidere. Ciò è possibile grazie a uno studio di corrispondenza apparentemente più approfondito che cerca di garantire la qualità dei match più che la quantità. Per questo motivo è anche l’app prediletta da chi cerca relazioni a lungo termine. Ma funzionerà?

The Inner Circle: gli hobby al centro

Esistono persone con troppi interessi, altre che non ne hanno e poi ci sono quelli che verrebbero definiti “fissati”: un solo interesse a cui dedicare anima e corpo. Per quest’ultima tipologia The Inner Circle è l’ideale. L’app infatti propone profili di utenti che condividono lo stesso hobby. Se non dovesse andare in porto almeno avrai incontrato qualcuno con cui parlare liberamente di ciò che più ami.

Ci sono altre centinaia di modi per incontrare persone a partire da piattaforme digitali ma questa selezione vuole essere di aiuto a tutti coloro che, per timidezza o mancanza di tempo, faticano a trovare un partner. 

E per chi proprio non vuole scaricare, iscriversi e creare profili online ricordo che c’è sempre un mondo fisico in cui incontrare persone in carne e ossa e che ogni momento può essere quello giusto!

/Imagine merry christmas in a midjourney way

Immagine copertina realizzata con MidJourney raffigurante una regian scoiattolo

Intelligenza Artificiale, vino e scoiattoli: ecco il mio Natale con MidJourney!

Midjourney: cosa c’entra con le prossime festività?

Tra le feste nazionali ce ne sono alcune che mi appartengono da sempre, come per esempio il 25 aprile, e altre che non mi rappresentano, tra cui il 2 giugno, ormai ridotta a una patetica parata militare. Ci sono poi quelle celebrazioni che ancora oggi non so decifrare con esattezza, ritrovandomi a viverle ogni anno in modo differente. In quest’ultima categoria primeggia il Natale. 

A volte mi accorgo di questo periodo nel momento in cui ricevo degli auguri e mi ritrovo a pensare “Siamo già a Natale?”. Altri anni noto subito il cambio forzato di atmosfera, con gli addobbi di Halloween sostituiti a tempo di record da lucine colorate, renne e pupazzi di neve. 

In queste occasioni prevale in me la visione di un aspetto fasullo e commerciale delle feste natalizie. In un mondo che si arma fino ai denti, distrugge lo stato di diritto, abbandona chi si trova in momenti di fragilità, si parla per qualche settimana di pace, speranza e carità. Mi sale la nausea e spero solo finisca presto.

Scoiattolo IA Midjourney Alessio Conti Digital Marketing

Poi ci sono gli anni in cui, preso da slancio emotivo, penso alle persone che amo e mi circondano. Parenti che non vedo mai, l’amico all’estero, le famiglie di amici con bimbi che ormai si laureano ma che continuo a immaginare piccoli, le associazioni di volontariato che si prodigano per dare una mano a chi non ce la fa da solo, i miei clienti e collaboratori. Tutti preziosi compagni di viaggio.

E quest’anno?

Ad oggi ancora non so che effetto avrà su di me questa volta, ma mi sono chiesto quali ingredienti non debbano mancare per un Natale “felice”. Il panettone? Dipende, se senza glutine ok. La neve? Mah, col passare degli anni non mi stupirebbe vederla sempre più di rado. “Last Christmas” degli degli “Wham!”? Sempre stupenda ma dopo 38 anni insomma… Le canzoncine per strada? No grazie.

Ecco cosa ci vuole!

Del vino. Buono.

Cantina Fantesini produce un Cabernet Sauvignon che amo. Ordino delle bottiglie e fin lì ci siamo. Se sul vino non ci sono stati dubbi sulla parte di comunicazione le strade potevano essere davvero tante. 

Cosa aggiungere per far sì che sia un regalo personalizzato?

Ho chiesto una mano all’amico e collaboratore Luca Lodi di realizzare un’etichetta brandizzata. Mentre per fustella con grafica e QR code Luca ha lavorato con strumenti “classici” per l’immagine dello scoiattolo natalizio ha fatto uso dell’intelligenza artificiale. 
Ecco cosa ne è venuto fuori.

N.A.A: Natale alcolico artificiale

Avevo parlato in questo articolo di Intelligenza artificiale e di quali opportunità possa offrire. Tra queste c’è sicuramente quella di creare opere visive davvero uniche. 

Tra i vari software usati a questo scopo Midjourney è al momento e senza dubbio il più potente, sorprendente, accurato e (inizialmente) gratuito. Tutto quello che serve è un account Discord per unirsi al gruppo dedicato alla IA. Per chi si stesse chiedendo cosa sia Discord, una spiegazione è d’obbligo. 

Discord, Bot, IA, Midjourney

Nata come piattaforma per permettere ai gamer di tutto il mondo di comunicare facilmente tra loro grazie a canali dedicati ai diversi videogiochi, soprattutto durante gli anni del Covid ha conosciuto un’enorme crescita ed espansione. 

Infatti ora è possibile trovare un canale per qualunque tipo di community di cui si voglia far parte. All’interno dei singoli canali (divisibili in aree tematiche) è possibile mandare messaggi, chiamare e videochiamare, streammare il proprio schermo e, soprattutto in relazione al nostro argomento principale, interagire con dei bot. Proprio grazie a un bot infatti abbiamo potuto sfruttare l’IA MidJourney. Dopo essere entrati nel canale e aver accettato i termini di servizio abbiamo potuto eseguire il comando /imagine direttamente in chat, seguito da un descrizione testuale di ciò che volevamo fosse generato e in alcuni secondi abbiamo ricevuto 4 varianti della nostra richiesta. 

Un aspetto davvero interessante è il fatto che la chat con il bot sia pubblica, rendendo visibile per tutti i risultati ottenuti. Tra procioni spaziali, ritratti cyberpunk iper-realistici, intere città su un albero e Michael Jackson in versione polpo questa chat fornisce anche la possibilità di esplorare la fantasia di completi sconosciuti.

Scoiattolo IA Midjourney Alessio Conti Digital Marketing

Scoiattoli natalizi e dove crearli

Luca ha iniziato a far elaborare diverse immagini impartendo ordini molto diversi tra loro, accomunati dal tema dello scoiattolo e del Natale. L’idea iniziale era quella di produrre diverse etichette da associare a persone diverse a cui donare la bottiglia ma alla fine abbiamo preso una via più semplice e scelto una sola immagine. Nonostante la potenza di calcolo dei server è sempre la creatività umana a orientare i processi e si è lavorato molto per arrivare al risultato finale. 

Ecco una galleria con alcune delle immagini realizzate durante il nostro esperimento su MidJourney.

Tra raffinate statue cesellate nell’avorio, principesse delle fiabe, ritratti di nobili, dolci scoiattoli black panther e Wolverine in stile manga chi l’avrà spuntata?

PS: per chi ha dubbi l’articolo non è stato generato da intelligenza artificiale né sotto l’effetto di alcolici ma solo grazie alla sinergia tra persone (grazie a Mattia e grazie a Luca).