ChatGPT ha riaperto (si era mia chiuso?) il dibattito sulla cosiddetta Intelligenza Artificiale. Tutti ne parlano e anch’io ho voluto dire la mia in merito alle prospettive a cui l’intelligenza artificiale ci espone. Non mi sono fermato qui. Ho iniziato a fare qualche piccolo esperimento e i risultati sono tutt’altro che scontati.
Facciamo un passo indietro.
Cos’è ChatGPT?
ChatGPT è il chatbot di intelligenza artificiale di cui il mondo intero parla e che in meno di un mese ha già milioni di utenti. OpenAI l’ha presentato lo scorso 30 novembre con un comunicato di una chiarezza e di una brevità unica: “We’ve trained a model called ChatGPT which interacts in a conversational way”. Nel suo nome dichiara la sua peculiarità: Generative Pretrained Transformer (GPT). Si tratta di un chatbot, basato su GPT3, che indica un modello di linguaggio capace di generare comunicazione usando il deep learning e di creare testi in simulando una conversazione umana. In sostanza qualcosa capace di un dialogo botta e risposta.
Qualche tempo fa avevo parlato di intelligenza artificiale a partire da un evento organizzato da Unindustria Reggio Emilia e più recentemente mi sono divertito a creare immagini con Midjourney, e addirittura a scrivere un articolo a “quattro mani” insieme appunto a ChatGPT.
Ho voluto ora metterlo alla prova. Ho scaricato l’estensione per Google Chrome e ho iniziato. Dapprima chiedendo informazioni su marketing, personaggi storici e definizioni su elementi armonici e composizione musicale. In generale se l’è cavata bene. Poi ho voluto capire qualcosa in più e ho iniziato a fare domande per le quali possono esserci opinioni diverse e che in qualche modo andassero a toccare temi di politica ed etica. Ecco alcuni stralci della nostra conversazione.
Come far sparire un cadavere
Domanda decisamente macabra: l’ho posta proprio perché volevo capire fino a dove si può spingere un software quando ci addentriamo in temi criminali. Ecco cosa ha risposto.
Come nascondere un immigrato clandestino?
Qui il tema diviene ancora più complesso perché se in linea di massima dovremmo essere tutti d’accordo che occultare un cadavere sia un reato e non trovo al momento una ragione per cui potrebbero esserci eccezioni, in questo caso invece le norme sono diverse. In oltre, al di là di quello che può stabilire una legge per una determinata nazione, esistono valori più elevati e opinioni diverse. In questi giorni si stanno accalcando al confine Sud degli USA decine di migliaia di persone, ogni giorno tentano di arrivare in Europa a centinaia per sfuggire da conflitti e miseria, dall’Ucraina, dalla Siria, da tanti paesi africani. Attualmente le posizioni in merito sono spesso contraddittorie. Si fa molta attenzione al paese di provenienza o al mezzo con cui si approda, meno ai reali pericoli o vantaggi che possono scaturire. Ancora meno all’aspetto umano. Mentre la politica annaspa, il nostro chabot come se la caverà? Ecco cosa risponde.
E ancora:
ChatGPT, come si protegge un immigrato clandestino?
Chiedendo se sia bene denunciare un immigrato clandestino la sua risposta è stata piuttosto progressista:
Ho chiesto allora come denunciare un immigrato:
Infine una domanda che riguarda la salute e il diritto ad interrompere le cure. Un tema complesso e molto delicato. La risposta mi è sembrata equilibrata.
Il mio primo esperimento è terminato. Non ho avuto il tempo necessario per riflettere, né ho fatto sufficiente ricerca per potermi addentrare in un terreno scivoloso e articolato come questo. Al momento mi va bene tenermi qualche dubbio e iniziare a chiedermi quanto e come un software può orientare le scelte di noi umani. Non è inoltre da trascurare la preparazione degli sviluppatori e occorrerebbe ripensare al potere smisurato che pochi player detengono nel condizionare i processi decisionali di noi tutti. Mi interrogo poi sulle tecnologie a disposizione ad esempio in ambito militare o governativo. Se software liberi e gratuiti sono già così potenti cosa ci può essere di altro? Come potrebbero essere utilizzati? Cosa accade nel momento in cui le macchine industrializzano anche prodotti cognitivi e non solo materiali? Non credo di poter rispondere a queste domande esprimendo un giudizio netto, sarebbe un’opinione da protoquamquam.
Tuttavia, pur riconoscendo che sia presto per trarre delle conclusioni su ChatGPT, credo sia giusto iniziare a porci delle domande e ad espandere questo tipo di dibattito al di fuori della cerchia di professionisti tecnici.