In un periodo di tumulti del panorama social si assiste a un radicale mutamento delle esigenze e delle aspettative. In questo contesto emerge noplace, una nuovo hub per la Gen Z.
Mentre piattaforme come TikTok hanno rivoluzionato il modo in cui i contenuti vengono consumati, privilegiando i video brevi e dinamici che hanno modificato il concetto stesso di interazione, noplace sembra fare un passo indietro, riscoprendo e valorizzando l’elemento “sociale” dei social media.
Dopo BeReal, questa nuova piattaforma arriva distinguendosi per i suoi profili vivaci e personalizzabili che permettono di condividere dettagli personali come stato sentimentale, preferenze musicali o cinematografiche, in uno stile che rievoca il caos creativo di Myspace.
Ancora contro la viralità
La CEO Tiffany Zhong, già nota nel settore per le sue previsioni sui trend emergenti, conferma che l’intenzione dietro noplace è di restituire ai social la loro componente umana e relazionale, troppo spesso sacrificata sull’altare della viralità e della performance.
Con questo approccio si inserisce in quel movimento più ampio che cerca di recuperare la genuinità delle interazioni online, in contrasto con l’aspetto sempre più volto all’intrattenimento e meno personale che ha caratterizzato lo sviluppo delle piattaforme mainstream negli ultimi anni.
La struttura di noplace
L’applicazione (per ora disponibile solo per IOS) propone una struttura dominata dagli aggiornamenti testuali. Assenti infatti per ora foto o video, sottolineando un ritorno alle dinamiche di interazione più autentiche e immediate. Con noplace, l’idea è fornire un luogo dove le persone possono seguire i loro amici così come trovare altri che condividono interessi.
L’app offre un mini profilo dove poter condividere cosa si sta facendo in quel momento e personalizzarlo per riflettere i propri interessi. Gli utenti possono presentare tag, che l’app chiama “stelle”, che sono gli interessi o gli argomenti a cui tengono. Ad esempio, gli utenti potrebbero aggiungere il loro segno zodiacale, il loro tipo di personalità, i loro hobby o i fandom di cui fanno parte, rendendoli così scopribili da altri. Ha anche una sezione “top 10 friends”, che ricorda la top 8 di Myspace.
Un nuovo Twitter/X?
Gli utenti sono invitati a condividere quello che stanno facendo, non quello che hanno già fatto. Se ti trovi in una nuova città o stai guardando uno spettacolo o scoprendo una nuova band, questi potrebbero essere i tuoi aggiornamenti di stato. L’app offre due feed, uno con gli amici e un altro globale, entrambi in ordine cronologico inverso. Non ci sono profili privati. Invece di algoritmi, noplace sfrutta la tecnologia AI per guidare i suggerimenti, non modificando il feed, ma piuttosto per offrire riassunti di ciò che ti sei perso.
Le persone che inseriscono un’età inferiore ai 18 anni riceveranno anche un feed più moderato. L’azienda è infatti concentrata su questo aspetto in particolare, avendo costruito la propria dashboard interna a tale scopo, e sta incaricando un team per garantire la sicurezza degli utenti.
La fase sperimentale dei social continua
noplace si rivela come un tentativo di ristabilire un equilibrio tra visibilità e privacy, tra essere visti e partecipare attivamente. In un’era in cui la separazione tra la vita pubblica e quella privata diventa sempre più labile, noplace offre uno spazio dove l’autenticità prevale sulla semplice esposizione, suggerendo una nuova direzione per il futuro del social networking, profondamente radicata nei desideri e nelle necessità della Generazione Z.